Quando essere italiani era una colpa

Massimiliano Sanvitale, Quando essere italiani era una colpa: razzismo, oltraggi e violenza contro i nostri immigrati nel mondo

I cittadini italiani che vivono in un paese straniero sono ancora oggi 4 milioni. Ad essi bisogna aggiungere quasi 60 milioni di persone di origine italiana, presenti in ogni angolo del globo. Questo significa che c’è un’altra Italia oltre le Alpi e il Mediterraneo. La presenza di un gran numero di nostri compatrioti in così tanti e diversi contesti di destinazione assicura che essi hanno profondamente contribuito a formare un’ampia parte della popolazione attuale dei paesi di accoglienza, dagli Stati Uniti all’Argentina, dal Brasile all’Australia. Tuttavia, tale situazione fece sì che gli Italiani fossero anche vittime di razzismo all’interno delle comunità ospitanti. I ricorrenti episodi di intolleranza sfociarono in alcuni casi in veri e propri “pogrom”.

Italian citizens living in a foreign country are still 4 millions. We have to add to them almost 60 millions of persons of Italian extraction: they are present all over the world. There is another Italy beyond the Alps and the Mediterranean Sea. The presence of a big number of our compatriots in so many and different target contexts ensures that they deeply contributed to form a largely part of the actual characters of the receiving countries, from USA to Argentina, from Brazil to Australia. However, this made Italians victims of the racism of the host communities. The recurring explosions of intolerance turn, sometimes, in out-and-out “pogroms”.

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