Alessandra Ciattini, Davide Lazzaretti. Allucinato, messia, sovversivo

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Alessandra Ciattini, Davide Lazzaretti: allucinato, messia, visionario

Esiste una letteratura sterminata su Davide Lazzaretti, la cui singolare figura ha suscitato l’interesse degli psichiatri del suo tempo, di storici, di politici, di sociologi. In un certo senso, si potrebbe affermare che non c’è nulla da aggiungere alle analisi proposte. Ma forte è opportuno ribadire che le “allucinazioni”, da cui scaturisce il progetto politico-religioso del Messia dell’Amiata, sono il frutto delle idee millenaristiche conservate per secoli nelle masse popolari e rivitalizzate in un determinato momento storico. Inoltre, una volta attivate, tali idee cominciano a muoversi in maniera autonoma, provocando sentimenti, atteggiamenti, eventi non previsti e non voluti dal loro propagatore.

On a écrit beaucoup sur Davide Lazzaretti, un homme singulier qui a suscité l’intérêt des psychiatres de son époque, d’historiens, d’hommes politiques et de sociologues. Dans une certaine mesure, on pourrait affirmer qu’il n’y a rien à ajouter à analyses déjà proposées. Néanmoins il est nécessaire de rappeler que les hallucinations qui sont à l’origine du projet à la fois politique et religieux du Messie de l’Amiata sont le fruit des idée millénaristes conservées depuis des siècles dans les masses populaires, idées qui ont été réallumées dans un moment historique bien déterminé. En outre, une fois activées, ces idées se développent de manière autonome, en engendrant des sentiments, des attitudes, des événements imprévus, même pas voulus par son propagateur.  

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Laura Staiano, Allucinazioni e letteratura: l’ottysor di Villiers de l’Isle-Adam

Laura Staiano, Allucinazioni e letteratura: l’ottysor di Villiers de l’Isle-Adam

L’articolo propone una riflessione sul tema delle allucinazioni letterarie, attraverso l’analisi del racconto francese Claire Lenoir, scritto da Villiers de l’Isle-Adam e pubblicato per la prima volta nel 1867. Il dottor positivista Tribulat Bonhomet scopre, sulla retina della protagonista defunta, un’immagine d’oltretomba: si tratta di un’allucinazione o della realtà?

  L’article propose une étude du thème des hallucinations littéraires, à travers l’analyse de la nouvelle française Claire Lenoir, écrite par Villiers de l’Isle-Adam et publiée pour la première fois en 1867. Le médecin positiviste Tribulat Bonhomet découvre, sur la rétine de la protagoniste morte, une image d’outre-tombe : il s’agit d’une hallucination ou bien de la réalité ?

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Angelo Romeo, Sociologia dei processi culturali e comunicativi

Angelo Romeo, Sociolo­gia dei processi cult­urali e comunicativi, Milano, Mimesis, 2015

Intervista all'autore a cura di Pasquale Vitale

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Marco Raio, La vertigine dell’immaginario. Sartre e la contro-spontaneità della coscienza nel vissuto allucinatorio

 

Marco Raio, La vertigine dell’immaginario. Sartre e la contro-spontaneità della coscienza nel vissuto allucinatorio

L’articolo esamina il ruolo problematico dell’allucinazione nella teoria fenomenologica dell’immaginario di Sartre. L’allucinazione, in opposizione allo psicologismo di Taine, che la riduce alla percezione, e, seppur con un margine d’apertura, alla posizione freudiana, si rivela uno stravolgimento della spontaneità della coscienza e del suo carattere posizionale. In quanto vertigine dissociativa dell’intenzionalità, l’allucinazione getta la coscienza in uno stato crepuscolare in cui la polarità tra soggetto e oggetto viene annullata.

The article focuses on theproblematic role of allucination in Sartre’s phenomenological theory of imaginary. Allucination, in contrast to the Taine’s psychologism, which reduces it to perception and to the Freudian position – although with an open approach – proves to be a distortion of the consciousness’ spontaneity and its positionalcharacter. As a dissociative vertigo of intentionality, allucination throws the consciousness in a twilight state, in which the subject-object polarity gets dissolved.

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